28 aprile 2021 ore 15.15-18.30

 WEBINAR

 GRATUITO ACCREDITATO ECM/CPD

(5,4 crediti)

La partecipazione è riservata agli Infermieri, Infermieri Pediatrici e agli Studenti Infermieri.

Posti disponibili : 100 partecipanti (20 posti riservati ASST Nord Milano)


MODALITA’ D’ISCRIZIONE:

INTERNI ASST NORD: e accedere dalla intranet al link “CORSI FORMAZIONE”, effettuare il Login inserendo le stesse credenziali del servizio Angolo Dipendente, seguite dal comando Invia , cliccare sul titolo del corso quindi registrarsi cliccando sull’icona “Iscriviti”;

ESTERNI: accedere al link https://formazione.sigmapaghe.com/   e registrarsi al sito prima dell’iscrizione.

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA: Dott.ssa Mirella Sgobbi, 02.5799.8572, mail: mirella.sgobbi@asst-nordmilano.it


L’ideazione del webinar nasce dal comunicato che International Council of Nurses ha emanato il 13 gennaio 2021 nel quale si evidenziano i potenziali danni ai quali gli Infermieri e più in generale gli operatori sanitari potrebbero andare incontro se non adeguatamente individuati e controllati.

Nuove evidenze raccolte dall’International Council of Nurses (ICN) suggeriscono che la malattia da Coronavirus (COVID-19) sta causando traumi collettivi tra gli infermieri di tutto il mondo. Il numero di morti confermate tra gli infermieri supera ormai le 2.200 e, con il persistere degli alti livelli di infezioni tra il personale infermieristico, si sta evidenziando un crescente disagio fisico e psicologico di fronte a carichi di lavoro sempre crescenti, oltre ai continui episodi di violenza, abuso e alle proteste dei negazionisti e dei no-vax. I risultati preliminari della nuova indagine dell’ICN sulle sue oltre 130 associazioni nazionali di infermieri, tra cui la Consociazione Nazionale delle Associazioni Infermiere/i, componente Italiana dal 1949, suggeriscono che COVID-19 darà come effetto una forma unica e complessa di trauma con conseguenze potenzialmente devastanti in entrambi i casi, a breve e lungo termine, per i singoli infermieri e i sistemi sanitari in cui lavorano.

La pandemia rischia di danneggiare la professione infermieristica per le generazioni a venire a meno che i governi non agiscano ora per affrontare l’effetto COVID-19, per evitare il possibile esodo dalla professione che potrebbe innescarsi. 

Il mondo ha una carenza di oltre sei milioni di infermieri, con altri quattro milioni che raggiungeranno l’età pensionabile nei prossimi dieci anni. Con l’effetto COVID-19 che potenzialmente porta a un numero ancora maggiore di infermieri che potrebbe lasciare professione, i governi devono agire ora per proteggere la professione infermieristica e i nostri sistemi sanitari già fragili, per evitare di mettere repentaglio la salute delle loro nazioni e l’obiettivo di copertura sanitaria universale dell’OMS.

Il Segretario Generale di ICN Howard Catton ha dichiarato:“Stiamo assistendo a un trauma professionale collettivo unico e complesso che sta interessando il personale infermieristico a livello globale. Gli infermieri hanno carichi di lavoro senza precedenti per assistere i pazienti, con conseguente esaurimento fisico. Stanno anche affrontando enormi pressioni sulla salute mentale, con conseguenti gravi disagi psicologici. In tutto il mondo, prendersi cura dei pazienti COVID-19 implica affrontare un numero crescente di decessi, dover sostituire i familiari che non possono assistere i loro cari, anche nella fase finale della vita, preoccupati per la mancanza di protezione, di personale, di attrezzature, e subendo abusi da parte di gruppi di cittadini e dai negazionisti della pandemia, oltre alla paura di trasmettere il virus ai loro cari”.

I dati dell’ICN mostrano che, dalla prima ondata di pandemia, la percentuale di infermieri che segnalano problemi di salute mentale è aumentata dal 60 all’80% in molti paesi. L’ICN ha anche riunito studi provenienti da ogni regione del mondo che confermano l’aumento di traumi, ansia e burnout nella professione infermieristica.

Questo trauma collettivo unico sta avendo un effetto immediato e profondo; è altamente probabile che abbia anche un impatto significativo a lungo termine contribuendo ad un’ondata di disturbo da stress post-traumatico (PTSD), depressione e ansia, la cui portata non può essere ancora determinata. Non ci possono essere dubbi che ci sarà un grande effetto COVID-19 sulla dimensione numerica del personale infermieristico, che sta andando verso i 10 milioni. Anche se solo il 10-15% dell’attuale popolazione infermieristica dovesse dimettersi a causa dell’effetto COVID-19, potremmo avere un potenziale deficit di 14 milioni di infermieri entro il 2030, che è l’equivalente della metà dell’attuale personale infermieristico. Una tale carenza avrebbe un impatto su tutti i servizi sanitari nell’era post-COVID-19 a tal punto che direi che la salute degli infermieri potrebbe essere il più determinante della salute della popolazione mondiale nel prossimo decennio.

Con l’emergere di nuove varianti altamente infettive del virus e la crescente evidenza degli effetti del lungo COVID, il Consiglio Internazionale degli Infermieri esorta ogni Governo a non sottovalutare la portata di questa crisi: COVID-19 ha messo in luce le faglie nei nostri sistemi sanitari, ma se le nazioni non agiscono immediatamente per puntellarle, ci saranno effetti irreparabili e potenzialmente devastanti”

OrarioArgomentiDocenti/Relatori
15.15-15.30Accoglienza sulla piattaforma informatica
Inizio sessione
moderatore dell’evento Massimo Alberio
15.30-15.40Introduzione e presentazione dell’eventoMassimo Alberio, Walter De Caro
15.40-16.15Gli infermieri si raccontano –  testimonianze di alcuni infermieri appartenenti a: ARLI-Nucleo Dei Laghi ARLI-Nucleo Pavese Nucleo CNAI di PadovaMassimo Alberio
16.15-17.00  Gli effetti del trauma di massa sulla sfera fisica e psicosomaticaAlexandra Ulmer Caterina Belvedere
17.00-17.45  Un approccio olistico al prendersi cura di sé: miglioriamo le nostre abitudini in modo sostenibileDavid Mariani  
17.45-18.30  Le professioni di aiuto devono essere supportate: quali strategie? Politiche professionali volte a sensibilizzare i gestori del nostro Servizio Sanitario NazionaleWalter De Caro Aviano Rossi

OBIETTIVI FORMATIVI:

Sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro e patologie correlate. Radioprotezione – Tutela della salute e sicurezza del lavoratore

OBIETTIVI SPECIFICI:

  • Illustrare ed analizzare i dati raccolti da ICN in tema di trauma di massa, con un approfondimento su quelli a disposizione a livello nazionale
  • Sensibilizzare gli Infermieri alla problematica per favorire uno sviluppo personale in termini di empowerment (inteso come il processo attraverso il quale le persone acquisiscono un maggiore controllo rispetto alle decisioni e alle azioni che riguardano la propria salute) e di engagement (le persone esercitano un ruolo molto più attivo nel loro percorso di promozione alla salute e di cura)
  • Proporre modalità concrete relative al “prendersi cura di sé stessi” per una professione che “si prende cura dell’altro”

DOCENTI:

  • Alberio Massimo, Vicepresidente CNAI-ARLI, Direttore Didattico Corso di Laurea in Infermieristica Università degli Studi di Milano Bicocca, sede ASST Monza
  • Belvedere Caterina, Psicologa ASST NORD, Milano
  • De Caro Walter, Presidente CNAI
  • Mariani David, Direttore Healthy Habits
  • Rossi Aviano, Consulente e Docente in Management Sanitario
  • Ulmer Alexandra, Psicologa ASST NORD, Milano

SEGRETERIA SCIENTIFICA:

Layla De Mercato, Mirella Sgobbi, Sandra Merati, Luigia Belotti, Adriana Negrisolo, Giuseppina Tiraboschi

CORSO ACCREDITATO ECM/CPD : 5,4 crediti

L’attestato di frequenza sarà rilasciato a tutti coloro che parteciperanno al 90% (quorum minimo) rispetto al monte ore dell’evento formativo. L’attestato crediti sarà rilasciato solo ed esclusivamente ai partecipanti che avranno superato il questionario di apprendimento e la customer.