Leggi la lettera pubblicata su Quotidiano sanità

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Quello che è accaduto in questi mesi è che le professioni infermieristiche che rappresentano la massima espressione dell’impegno in prima linea nella lotta pandemica, nonostante la loro totale dedizione e abnegazione verso il benessere e la salute dei cittadini, continuano a sentirsi costantemente impotenti e non ascoltate.

La loro voce è sostanzialmente ignorata da molti dei decisori istituzionali e dalla politica, e dai media è spesso utilizzata in forma impropria e strumentale.CNAI, nell’annunciare lo svolgimento della “Settimana Infermieristica Italiana” dal 9 al 15 maggio 2022 con il tema (scelto dall’ICN, cui CNAI aderisce dal 1949) per la Giornata Internazionale degli Infermieri del 12 maggio “Investire nell’assistenza infermieristica e rispettare i diritti per garantire la salute globale”, sostiene, propone e promuove il migliore utilizzo di questi eventi, anche allo scopo di sviluppare iniziative collettive per ottenere ampia eco, insieme ad altre e diverse rappresentanze culturali, professionali e sindacali, per rendere ancora più efficace e visibile il dialogo con i decisori politici ed istituzionali e dare concreta dimostrazione della forza, anche numerica, e dell’importanza della professione infermieristica per il sistema salute.

E’ fondamentale agire, in maniera diversificata, con molta più prontezza e forza; si è già molto in ritardo, non farlo significherebbe assumersi la responsabilità del futuro degrado delle professioni infermieristiche e delle conseguenze negative sulla salute dei cittadini che il vigente sistema continuerebbe, inevitabilmente, a produrre.

Se non ora, quando?

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